@mcllcu ha scritto: In realtà in questa discussione manca tutto. Non ha minimamente scritto su che piattaforma è il VDI, se usa una VPN, ecc. ecc. Quindi si è parlato per tre pagine del nulla. Raggiungere desktop virtuali attraverso hypervisor (VDI=Virtual Desktop Infrastructure) è un servizio evoluto che richiede uso di porte e protocolli. È notorio che le SIM mobili non offrono funzioni avanzate per il controllo di porte e protocolli. Da un lato questo protegge gli utilizzatori ordinari da hacking che sarebbero fin troppo semplici, dall'altro rende le SIM "consumer-line" noiose se si vogliono utilizzare con PC in un enterprise environment, Virtual Machines, DNS particolari, gateway etc. Tuttavia, col passare del tempo i providers hanno cominciato ad ampliare i servizi, visto che il 5G dovrebbe in futuro sostituire la fibra. Sul problema descritto dall'operatore che opera in VDI credo però che il suo problema non riguardi porte e protocolli. VDI ha bisogno di tanta banda e se il provider è propenso ad innescare una forma di throttle o cappio per limitare l'uso di banda costante ed elevato da parte di un utente il VDI non tiene la connessione (nei layer sottostanti o "handshaking") non ci possono essere vuoti di flusso (per ragioni di sicurezza). Probabilmente, e su questo spero che il garante intervenga a livello europeo e non solo italiano, sei stato inserito in una sorta di "blacklist" costituita da divoratori di banda. Il "fair use" del traffico dati è una definizione troppo generica se non oscura. Dovrebbe essere esplicitata con numeri, tempi, porte, protocolli, servizi in manera che uno scelga una SIM adatta alle proprie necessità. L'unica stranezza della lamentela è che se usano Vodafone Enterprise in azienda non capisco perchè debbano usare ho. per accedere a VDI, Virtual Machines etc. Mi farei dare una SIM Vodafone adatta alla circostanza.
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