No, non puoi avere nessuna garanzia, paghi in bitcoin e preghi, altro che avvocati.
Sono totalmente invisibili e tipicamente all'estero.
Li acchiappano solo talvolta interpol e simili dopo indagini di anni per fatti molteplici e molto piu gravi.
Questo é una goccia nellloceano.
@Ho.povero ha scritto:
Quello non si potrà mai sapere. Se e sempre se, siano riusciti a mettersi in contatto con l’hacker avranno preso anche loro provvedimenti. Non penso si facciano fregare una seconda volta o siano così sprovveduti. Avranno chiesto garanzie, saranno intervenuti con avvicati o altro. Poi gli hacker non è che siano invisibili o impossibili da trovare. Secondo me qualcosa (spero) hanno fatto. Anche la mia azienda tempo fa è stata bucata e l’unico modo per recuperare i dati è stato pagare. Sicuramente l’hacker è quello a cui punta. Fare soldi.
zeta...ripeto ma cosa ne sai tu...le tue ipotesi si basano probabilmente sulle serie tv che guardi spesso
Pro
@ZannaMax ha scritto:
@gpuccio87 ha scritto:
@Fab721 ha scritto:
Su PayPal vai impostazioni sicurezza e poi mettere app per la sicurezza a due fattoriAnche se metti la 2fa con una app (tipo Google Authenitcator), Paypal ti dà la possibilità di modificare la password con un semplice sms. E il recupero password aggira l'autenticazione a due fattori
Non è assolutamente vero. O meglio se tu fai quello che hai appena detto, poi dovrai comunque inserire l'autenticazione a due fattori tramire google autenticator o microsoft autenticator. Inoltre ricevi una mail che ti chiede se sei stato tu. E li torni punto e a capo.
Prova tu stesso: Sulla pagina di accesso, inserisci l'indirizzo email --> Clic su "Problemi di accesso?" --> Inserisci la mail --> Fai clic su "Ricevi un SMS" --> Inserisci il codice che ti arriva per sms --> Modifica la password.
Premesso che non ho interessi a "difendere" questo operatore, visto che anche io sono tra i record di questo DB che potrebbe essere stato rubato. Sono assolutamente d'accordo, le aziende devono garantire la sicurezza dei dati, ma ho fatto un paio di considerazioni cercando di fare il punto della situazione in modo lucido e cercando la strada per avere meno disservizi possibile.
1 - Passare ad altro operatore, se la falla nella sicurezza c'è stata, non risolve assolutamente nulla. Nessuno assicura che l'altro operatore abbia una sicurezza migliore, anzi, lavorando nel campo dello sviluppo applicativi web posso assicurare che queste cose sono si assai improbabili, ma decisamente possibili.
2 - Ammesso che la falla nella sicurezza ci sia stata, cosa che sarebbe saggio da parte dell'azienda confermare o smentire per moltissime ragioni, ovviamente l'operatore si deve adoperare all'istante per mettere in sicurezza i sistemi. Per l'eventuale diffusione dei dati anagrafici, purtroppo, non ci sarebbe nulla da fare: tuttavia cambiando operatore non verrebbero miracolosamente cancellati dagli storage degli eventuali fetenti che li hanno rubati, ne da quelli di chi potrebbe averli acquistati.
3 - Questa mattina ho provveduto a sostituire tutte le mie sim presso un rivenditore: non ho avuto nessun problema, ed essendo cambiato il seriale della sim, l'opzione del possibile sim swapping viene esclusa: se "l'attacco" (ammesso che ci sia stato realmente) è stato unico ed è relativo a diversi giorni fa, tra i dati che sono stati prelevati c'è il seriale della/e sim che possediamo ed è con quello (ed anche con il resto dei nostri dati, ovviamente) che potrebbero effettuare la portabilità dei numeri, di fatto clonando le nostre sim e usandole come meglio credono. MA se sostituiamo le sim, (indipendentemente se lo facciamo restando in Ho. o cambiando operatore), questa operazione sarà impossibile da effettuare in quanto il seriale che questi signoroni si ritroverebbero nei dati è quello delle vecchie sim, già disabilitate, e sarebbe quindi impossibile clonarle richiedendone la portabilità o in qualsiasi altra maniera.
4 - Il silenzio dell'azienda in merito a questa problematica rasenta l'imbarazzante: indipendentemente se il problema sussista o meno, è essenziale mostrare ai clienti la propria presenza, informandoli appunto della presa visione e posizione dell'azienda nei confronti della possibile problematica e una propensione estrema a tutelarli quanto più possibile se non con le tecnologie per prevenire, quanto con la comunicazione di informazioni per curare più velocemente possibile.